Collezione: MACRAMÈ - FILATI E ACCESSORI

 

Questo scaffale è dedicato al MACRAMÈ, una tecnica antichissima piena di fascino che negli ultimi anni è ritornata in auge riscuotendo un successo meritatissimo! Per iniziare è sufficiente conoscere i nodi base, avere della corda (sottile o grossa a seconda del progetto) e pochissimi altri strumenti. Potrai creare complementi di arredo originali e colorati (portavasi, decorazioni da parete, cuscini, tappeti, accessori per la tavola), accessori moda personalizzati (cinture, borse) e, con il mini-macramè, straordinari pezzi di bigiotteria (collane, bracciali, orecchini).

UN PO' DI STORIA
Esistono molti dubbi sull’origine della parola
MACRAMÈ. Sembra che derivi dal temine “Mahrama” (asciugamano a righe o velo ricamato) o da “Migramah” (frangia o treccia), ma quel che è certo è che ci troviamo di fronte ad un’arte antichissima, nata probabilmente in Medio-Oriente e legata, indissolubilmente, alla tessitura. In un fregio assiro del IX secolo a.C., ora al British Museum di Londra, ne è illustrato uno dei primi esempi: un guerriero che indossa una tunica decorata con una pesante frangia a nappe. Dal Medio-Oriente i Mori lo esportarono in Spagna e da qui si diffuse in Francia e in Italia. Verso la fine del XVII secolo fu introdotta in Inghilterra dalla Regina Mary, moglie di Guglielmo d’Orange, e qui conobbe uno dei momenti di maggiore splendore durante il regno della Regina Vittoria quando non vi era alcuna dama che non possedesse almeno un merletto eseguito a Macramè. Una nota curiosa: quest’arte, per la quale non occorre altro che della corda, dita svelte e del tempo libero, divenne molto popolare anche tra i marinai che, già molto abili nel maneggiare corde e dovendo trascorrere forzatamente ore di ozio, realizzavano tessuti, amache, borse, cinture con particolare maestria. 
Per quanto riguarda l’Italia, il Macramè arrivo a Genova, centro di scambi mercantili, e trovò in Liguria, in particolare nella zona di Chiavari, il luogo dove svilupparsi e dal quale diffondersi poi in tutta Italia. Ne sono testimonianza le magnifiche trine che decoravano asciugamani, tovaglie, tende e lenzuola.
Da allora il Macramè attraverso alterne fortune è arrivato fino a noi mantenendo intatto il suo fascino. La tecnica, i nodi sono sempre gli stessi: facili per chi è alle prime armi, pieni di sorprese e variazioni per chi lo ama e lo pratica già da tempo.

CORDE E FILATI per il Macramè possono essere in cotone, lino, juta e anche in nylon, rayon o poliestere, grosse o sottili, lisce o ruvide, l’importante è che i fili siano molto resistenti per sopportare il logorio del continuo annodamento e abbiano una struttura regolare.

Oltre alle corde da annodare, ci sono degli STRUMENTI che renderanno la lavorazione più facile e il risultato finale più uniforme: un cuscino/piano rigido oppure un tombolo per fissare il filo porta-nodi al quale si avvieranno le coppie di fili che serviranno all’esecuzione del Macramè, spilli robusti con capocchia rotonda o a T, un paio di forbici e un metro a nastro.

COME CALCOLARE LA LUNGHEZZA DELLE CORDE
Non esiste una formula precisa per calcolare la lunghezza dei fili necessari ma dipende dal genere di lavoro che si desidera eseguire. Ci si può regolare considerando la misura del pezzo finito: tagliando singoli fili 10-12 volte più lunghi, questi diventeranno 5-6 volte più lunghi una volta che saranno piegati a metà e montati sul filo portanodi (o su un supporto rigido). Se un motivo è predominante sulla verticale come lo sarebbe in una cintura o in un portavasi occorrerà meno filo che per un motivo con molte zone orizzontali. Per un disegno con molti nodi occorrerà più filo che per un disegno con fili lenti e, infine, i fili grossi si esauriscono prima di quelli sottili.

COME CALCOLARE IL NUMERO DELLE CORDE
Per calcolare quanti fili occorreranno si deve prima decidere quanto sarà largo il lavoro. Prendere i fili scelti e disporli uno accanto all’altro finché si raggiunge un centimetro, moltiplicare quindi il numero dei fili in un centimetro per il numero dei centimetri del proprio lavoro, così si arriva al numero di fili necessari. Per esempio: se ci si appresta a realizzare una frangia larga 50 cm e ci sono 6 fili per centimetro, occorreranno 300 fili e, poiché ciascun filo viene ripiegato a metà quando è montato (sul portanodi), occorrerà tagliare 150 fili.

 

Accessori e filati per macrame